Quali metodologie alla Scuola Primaria?
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Sviluppare il pensiero computazionale alla scuola primaria significa accompagnare l’azione didattica quotidiana con attività che mirino allo sviluppo di un pensiero di tipo logico e procedurale. Utile a tal proposito può essere accompagnare l’uso che facciamo dei diversi dispositivi (LIM, Tablet, Robottini…) con una descrizione precisa dei singoli passaggi che mettiamo in atto (apro, chiudo, clicco, salvo, copio, incollo, torno alla home page….) ed in questo coinvolgere la classe (voi come fareste? Dove posso trovare questo? Cosa scrivo su google se voglio cercare questa cosa?...) questo per sviluppare abilità procedurali e di collaborazione indispensabili. La strategia didattica più immediata e di semplice realizzazione quindi può essere quella del “Modellamento”, ovvero mostrare a bambini e bambine come fare e come ragionare mentre si svolge un lavoro. In questo modo l’insegnamento avviene principalmente attraverso l’imitazione di azioni progressivamente più complesse: si può mostrare così come si deve svolgere un compito, usare uno strumento, applicare una procedura o risolvere un problema. In questa prospettiva è utile accompagnare le proprie azioni con la spiegazione ad alta voce del significato dei diversi passaggi e del perché di determinate scelte, avendo cura di scegliere con attenzione le procedure da trasmettere, (se siamo dei modelli, dobbiamo trasmettere BUONI modelli).
La “competenza digitale” implicita
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Tra le strategie e metodologie didattiche utilizzabili per potenziare il pensiero computazionale, c’è il Problem Based Learning che prevede l’utilizzo dei problemi e di attività di Problem Solving per stimolare gli alunni ad un confronto dove ciascuno cerca di mettere a frutto le proprie conoscenze formulando ipotesi che possono contribuire a risolvere il problema. Si giunge infine alla risoluzione, riflettendo sul processo applicato e sui contenuti che sono stati appresi. Lavorare allo sviluppo del pensiero computazionale è un aspetto importante della competenza digitale che può essere ottenuto anche senza l’utilizzo dei dispositivi elettronici.
In ogni disciplina infatti possiamo lavorare sull’idea di algoritmo che costituisce il concetto informatico centrale, ed il modo più diretto per far arrivare bambini e bambine ad acquisire capacità logiche, di astrazione e di problem solving. Pensare per algoritmi significa pensare per “processi descrivibili e comunicabili” e questo non può che essere un valido obiettivo per ogni insegnamento disciplinare.
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Coding alla Scuola dell’Infanzia
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Abbiamo constatato nel tempo che lo sviluppo del pensiero logico è fondamentale già dai bambini della scuola dell’infanzia. Così abbiamo sperimentato semplici attvità di Coding unplugged senza computer, ma solo con l’uso di un semplice reticolo. Il Coding alla scuola dell’Infanzia ha lo scopo di avviare il bambino e la bambina allo sviluppo del pensiero computazionale. Con il pensiero computazionale si definiscono le procedure necessarie per la soluzione di un problema. Nella scuola dell’Infanzia è possibile svolgere attività di Coding unplugged che avvieranno il bambino e la bambina al pensiero informatico senza però l’utilizzo di strumenti digitali, attraverso un approccio basato sul gioco che coinvolge la motricità affinando alcune abilità di base proprie della scuola dell’infanzia come l’orientamento nello spazio, la lateralità. I bambini e le bambine familiarizzano con gli algoritmi trovando procedimento per la soluzione di problemi.